“Sorprende che il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia, attacchi il sottosegretario, nonché ex magistrato, Alfredo Mantovano per aver parlato delle ‘interferenze di alcune iniziative giudiziarie sulla politica’ come di un problema che riguarda tutti. Il dott. Santalucia mostra di ritenere che il sottosegretario si riferisse ai casi Santanché e Delmastro, quando invece egli ha detto chiaramente che parlava di un fenomeno che in 30 anni ha colpito tutti i governi. Vogliamo ricordare che il secondo governo Prodi cadde perché il partito di Clemente Mastella fu oggetto di una pesantissima iniziativa giudiziaria, poi finita poi nel nulla? Vogliamo ricordare la vicenda di Renzi e dei suoi genitori, finiti sotto accusa quando l’allora leader del PD era a capo del governo e assolti definitivamente solo oggi? Per non parlare delle molteplici vicende che hanno coinvolto Silvio Berlusconi a cominciare da quella del 1994, preannunciata da un quotidiano durante un vertice internazionale e anch’essa finita nel nulla? Ricordo infine che chi più ha parlato di queste interferenze è stato un predecessore di Giuseppe Santalucia, Luca Palamara, che sul tema ha scritto addirittura due libri da cui emerge un quadro non molto rassicurante. Credo dovrebbe essere interesse di tutte le forze politiche e della magistratura trovare le soluzioni per far pronte a una realtà che è difficile negare. L’imputazione coatta, atto così raro non essere neppure considerato nelle rilevazioni statistiche del ministero della Giustizia, nei confronti del sottosegretario Delmastro, insieme alle singolari modalità e tempistiche riguardanti l’avviso di garanzia al ministro Santanché, ci dicono solo che questa realtà è ancora attuale.”