Interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Premesso che:
lunedì 13 maggio 2002, tra le ore 10 e le 16,30, una manifestazione ha totalmente bloccato per ore la strada statale n. 26 in prossimità dell’ingresso al Traforo del Monte Bianco, con un intento che – a seconda dei vari organizzatori – va dalla protesta contro l’apertura del Traforo stesso agli autotreni più pesanti, prevista per il 25 giugno prossimo, alla preparazione di un vero e proprio blocco permanente dei veicoli sopra le 19 tonnellate;
alla base di detta protesta vi sarebbe il timore dell’inquinamento provocato dal transito degli automezzi pesanti;
nelle dichiarazioni rilasciate dai manifestanti emergono richieste di modifiche al Regolamento della circolazione;
tale blocco e anche le sole minacce di effettuarne degli altri hanno l’automatico effetto di aumentare il traffico sugli altri valichi e, in particolare, nel Traforo del Frejus e di conseguenza nell’intera Val di Susa, che da anni sopporta le conseguenze della chiusura del Traforo del Monte Bianco, prolungatasi oltre modo per l’atteggiamento del Governo francese causato da motivi elettorali,
si chiede di sapere:
se il Governo intenda in qualche modo introdurre limiti al traffico nel Traforo del Monte Bianco maggiori di quelli dettati dalle esigenze di sicurezza che, per un elementare criterio di equità e buonsenso, andrebbero estesi anche agli altri valichi e, in particolare, al Traforo del Frejus;
quali provvedimenti, in generale e anche a lungo termine, intenda prendere il Governo per limitare il disagio e l’inquinamento nelle zone prossime ai principali valichi alpini, in particolare in quelle sopra menzionate.