“Già tre giorni fa ho segnalato in una interrogazione al Ministro degli Interni che uno dei siti Internet che raccolgono offerte per la ‘Resistenza irachena’ e hanno raccolto adesioni anche di nomi noti a sostegno, citano con rilievo il vile attacco di Nassiriya tra gli atti della Resistenza stessa.
Alla pagina www.iraqlibero.net/pag/diario.htm – raggiungibile anche dalla home page cliccando su ‘Diario della resistenza’ – si legge infatti tra l’altro: ‘Diario della resistenza – 16 carabinieri e soldati italiani sono morti in un attentato a Nassiriya. Le azioni della Resistenza si allargano ad altri contingenti di occupazioni… L’attentato è avvenuto il giorno dopo che il segretario della difesa Rumsfeld ha affermato pubblicamente a Washington che l’Amministrazione statunitense spera che 14 altri Paesi rispondano positivamente alla richiesta di invio di truppe in Iraq…Un camion-bomba, condotto da due attivisti è esploso alle 10.40 di mercoledì all’interno del quartier generale del contingente dei carabinieri italiani e dei soldati romeni nella città di Nassiriya, uccidendo almeno 13 carabinieri, tre soldati italiani, e otto iracheni. L’esplosione ha completamente distrutto la base, colpendo anche abitazioni vicine, fatto che fa supporre che il numero dei morti sia destinato ad aumentare’.
Peraltro, il portavoce del Campo Antimperialista che ha dichiarato che i soldi raccolti andranno a una tipografia, lunedì 17 ha detto che con questi fondi ‘i resistenti potranno stampare giornali o comprare armi: per noi va bene’ – come si legge in http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/europe/3277029.stm
Il tutto, come segnalato nell’interrogazione, è a mio parere palese violazione degli articoli 270 bis e ter del codice penale, introdotti dopo l’11 settembre per combattere più efficacemente il terrorismo, oltre che contro la legge Mancino (205/95)”.