di Annalisa Colavito
[…] “Quello dei minori non accompagnati in Italia è un grosso problema. Ne sono arrivati 25mila solo in un anno, ma la questione è stata risolta in modo tale che il problema si ingrandirà”, dice Malan nella trasmissione per genitori della Radio dell’Università Niccolò Cusano.
“È stata approvata una legge che contiene norme secondo le quali chiunque arrivi in Italia può essere equiparato a un cittadino italiano, se non di più: sarà alloggiato, ci si prenderà cura, e le verifiche sono date al minore – per cui può anche non sottoporsi agli esami medici e non mettersi in contatto con le autorità del suo Paese per verificare l’identità”.
“Non è possibile che, a centinaia di migliaia di persone che arrivano dall’estero, vengano riservate risorse più grandi di quelle che vengono riservate a famiglie bisognose italiane. Molti di loro si dichiarano diciassettenni: fa pensare. Non è modo di risolvere la situazione. Se avessimo tanti soldi e spazio per accogliere chiunque, anche trentenni che si dichiarano diciassettenni, allora sarei d’accordo. Ogni persona che arriva in Italia coi barconi costa 1.500-1.600 euro al mese; mi dico: se un quarto di quella somma venisse data alle famiglie italiane che hanno un bambino, credo che si ritornerebbe ad avere più nati in Italia”.
“Con Forza Italia ci siamo opposti fortemente a questo disegno di legge; in Parlamento chi ha più voti vince, ma credo che gli Italiani non l’avrebbero votato”.
“Nei primi mesi del 2017, l’82% dei nuovi arrivi in Europa avviene in Italia”, aggiunge Lucio Malan.
Articolo integrale