Reati commessi dai dipendenti della P.A.: evitata l’entrata in prescrizione tra due mesi, per favorire le azioni di risarcimento

Intervento in Aula a favore della dichiarazione di urgenza per la proposta di legge Aliprandi sull’omogeneizzazione della disciplina della prescrizione dell’azione di responsabilità dei dipendenti degli enti pubblici

Signor Presidente,

come è già emerso – in particolare, a seguito di una denuncia del Presidente della Corte dei Conti – con l’attuale normativa per i reati commessi dai dipendenti della Pubblica Amministrazione, il termine per ottenere il risarcimento da parte della Pubblica Amministrazione stessa, in caso di reato, diventa di cinque anni. Ciò significa che, a partire dal 13 giugno prossimo, tutti i reati commessi anteriormente alla data del 13 giugno 1990 (perché questa è la data di entrata in vigore delle disposizioni) verrebbero prescritti, il che comporterebbe l’impossibilità di promuovere l’azione di risarcimento.

Poiché riteniamo che il Paese chieda in modo unanime che si proceda all’azione di risarcimento al di là di questi termini, e anche per ragioni di omogeneità con le altre leggi, abbiamo presentato la proposta di legge Aliprandi, per la quale si chiede la dichiarazione di urgenza, che tende a far decorrere il termine di efficacia di tali disposizioni non dal 13 giugno 1990 bensì dal 1994. In tal modo, si favorirebbe l’azione di risarcimento, che potrebbe far entrare nelle casse dell’erario somme notevoli.

 

La Camera approva.

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