Interrogazione al Ministro dell’Economia e delle Finanze
Premesso che:
il Ministro dell’economia e delle finanze, ha dichiarato al Senato, nella seduta antimeridiana del 3 ottobre: “Per la prima volta lo Stato presenta il bilancio in una forma che rende comprensibile ai cittadini la destinazione delle risorse che essi gli affidano. La nuova classificazione del bilancio si basa su 34 missioni, corrispondenti alle grandi finalità perseguite, che, a loro volta, si articolano in circa 170 programmi che raffigurano il complesso delle attività svolte. La vecchia classificazione era incentrata su chi gestisce le risorse, sulle amministrazioni. La nuova guarda a che cosa si fa con le risorse, le destinazioni, le funzioni. Il bilancio finalmente parla in lingua italiana, diventa leggibile per tutti”;
in realtà, la nuova classificazione rende impossibile effettuare confronti con il passato, non essendo disponibile alcun documento che consenta di capire quali voci siano state aggregate o disaggregate e come;
l’unica traccia è data dalle tabelle di bilancio, dove compaiono, oltre alle previsioni assestate per l’anno corrente e le variazioni che si propongono per il 2008, solo le “previsioni secondo la legge di bilancio anno finanziario 2007”;
resta pertanto totalmente incomprensibile qualsiasi riscontro con dati precedenti, a cominciare dalle previsioni per l’anno 2007 prima dell’approvazione della legge di bilancio, per non parlare di confronti con le cifre relative al 2006 e agli anni precedenti;
la suddivisione per missioni e programmi è estremamente opinabile e aleatoria; sfugge, ad esempio, quale sia “la grande finalità perseguita” dalla missione 7 citata nella tabella del Ministero dell’interno, denominata “fondi da ripartire”, ed è altresì arduo capire come possano distinguersi i fondi destinati al programma 3.1 “Contrasto al crimine”, da quelli per il 3.2 “Pubblica sicurezza”, e quelli del 3.3 “Prevenzione generale e controllo del territorio”;
al momento della pubblicazione della presente interrogazione saranno passati tredici giorni dalla presentazione del bilancio al Senato,
si chiede di sapere:
per quale motivo non sia stato spontaneamente e tempestivamente fornito il dettaglio della riclassificazione del bilancio;
quando sarà possibile ottenere detto dettaglio;
se la riclassificazione sia stata usata allo scopo di coprire spostamenti, aumenti e riduzioni, in particolare quelle risorse destinata alla difesa e alle Forze dell’Ordine, al riparo dal fastidioso controllo parlamentare;
se gli altri membri del Consiglio dei Ministri abbiano ricevuto il dettaglio della riclassificazione.