STALKING. MALAN (FI): DA PD REAZIONE SCOMPOSTA E FUORI LUOGO

“Prima il PD vota un provvedimento che depenalizza lo stalking: Forza Italia se ne accorge per prima e propone l’emendamento per cancellare l’insensata norma. Sembrava bastasse così. Invece no: non contenta, la sottosegretaria Maria Elena Boschi pubblica un post su Facebook in cui tenta di prendersi ogni merito, senza accennare a come mai quel reato – peraltro introdotto dal Governo Berlusconi, con il Ministro Mara Carfagna – fosse sul punto di essere depenalizzato. L’On. Carfagna lamenta, allora, pacatamente il cattivo gusto del post, ma viene pesantemente attaccata dall’On. Silvia Fregolent, la quale arriva al punto di dire che Forza Italia vessa le donne, facendo passare le numerose donne che militano e hanno importanti ruoli nel movimento di Silvio Berlusconi per vittime consenzienti di chissà quali abusi e, dunque, attaccandone gravemente la dignità. Per non parlare di ciò che questo significa per gli uomini di Forza Italia.

Capisco la difesa della compagna di Partito e, forse, di corrente ma, nelle cose, ci vuole misura. Forza Italia non solo ha introdotto il reato di stalking, ma ha promosso e portato a termine la modifica dell’articolo 51 della Costituzione per incrementare la presenza delle donne negli organi elettivi e l’ha fatto in moltissime occasioni. Forza Italia e il centrodestra hanno nominato la prima donna italiana Commissario europeo, il primo Presidente della RAI, il primo e unico Sindaco di Milano donna, il primo e unico Ministro dell’Ambiente e molto altro. Bonino, Moratti, Prestigiacomo, Carfagna, Gelmini e tante altre sarebbero vessate? Anche il PD ha espresso, vent’anni dopo di noi, una donna come Commissario europeo – che, però, si è distinta nel recarsi in visita a leader di Paesi che discriminano sanguinosamente le donne indossando le più mortificanti tenute. Non un gran vanto”.

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