2.200 euro al mese a chiunque si dichiari minorenne, mentre le nostre famiglie ricevono dallo Stato meno dell’IVA che pagano sugli articoli che devono acquistare per i loro figli

E, mentre nel 2015 ci sono stati meno nati che in tutto il resto della Storia del nostro Paese dal 1861, abbiamo il boom degli ingressi irregolari da Paesi che hanno una natalità doppia della nostra

Intervento in Aula per dichiarazione di voto sull’emendamento 5.109 (articolo 5) del disegno di legge in materia di protezione dei minori stranieri non accompagnati

Signora Presidente,

desidero innanzitutto porgerle i miei auguri e le mie congratulazioni per il suo nuovo incarico.

L’emendamento 5.109 è uno dei tanti emendamenti che tentano di ricondurre alla ragionevolezza e al senso della realtà questo provvedimento.

Se si studiasse la Storia (uso non a caso il periodo ipotetico), si scoprirebbe che le più grandi disgrazie sono state dovute più spesso alle buone intenzioni applicate in modo sciagurato che alle cattive intenzioni messe direttamente in atto. In questo caso, abbiamo un tipico esempio di buone intenzioni (sicuramente da parte di moltissimi, almeno spero) messe in atto nel modo che abbiamo già illustrato ieri.

Con questo disegno di legge, si sta sostanzialmente stabilendo che chiunque venga in Italia (senza documenti, naturalmente) e dichiari di avere meno di diciotto anni potrà rimanere nel nostro Paese quanto vuole e sarà accolto, mantenuto, educato e curato.

La cosa è doverosa nei casi di cui ci si fa scudo; è rovinosa se rivolta a tutti. Ieri abbiamo ricordato che i minori stranieri in Italia si sono resi colpevoli (ricordo che si parla solo di quella piccola percentuale del totale dei reati compiuti nel nostro Paese, i cui autori vengono individuati dalla Giustizia) di 17.000 reati tra i quali 32 omicidi, 268 violenze sessuali, 1.801 reati compiuti persino nei Centri di prima accoglienza. Tra i minori – o, meglio, tra i falsi minori che sono giunti in Italia – c’era quell’Amri, giunto in Sicilia quando aveva già compiuto 18 anni e che, dichiarando di averne di meno, fu accolto. Fu poi condannato a quattro anni per i reati da lui compiuti nel Centro di prima accoglienza. Ha compiuto diversi altri reati nel nostro Paese, per poi trasferirsi in Germania nel 2015, dove è stato implicato in traffico di droga. È arrivato al culmine della sua carriera di “minore rifugiato indifeso” uccidendo 12 persone a Berlino e sopravvivendo. Nel corso di un’operazione di arresto, è stato ucciso dalle nostre Forze dell’Ordine. Ebbene, ci sono gli Amri e ci sono i bambini meritevoli doverosamente di ogni nostra cura: questa legge non fa alcuna distinzione; anzi, la distinzione che fa è che, accogliendo indiscriminatamente tutti coloro che arrivano nel nostro Paese con mezzi illegali, toglierà spazio a persone che magari non sono nell’estrema necessità, ma forse anche a coloro che seguono le norme, a coloro che presentano regolare domanda d’asilo, a coloro che chiedono di venire nel nostro Paese per le più pacifiche, normali e addirittura redditizie per il nostro Paese delle ragioni, mentre lasciamo pieno spazio a coloro che vengono nel nostro Paese con qualunque intenzione.

Da nessuna parte in questa legge c’è un meccanismo che mette in capo a qualcuno la responsabilità di contrastare e di mettere in dubbio l’affermazione di uno straniero che arriva nel nostro Paese o addirittura un non straniero: basta che dichiara di esserlo e dichiari di avere meno di 18 anni. Non c’è alcuna garanzia. L’unico punto in cui in questo disegno di legge si prende in esame questa ipotesi è dove si dice che, ove resta il dubbio, comunque viene considerato minorenne. Per cui, ovviamente, questo signore dirà di essere minorenne, insisterà, si inventerà una bella data di nascita successiva al marzo del 1994, e il gioco è fatto.

Resta a carico dello Stato italiano. Costerà, nella media, per essere prudenti, 2.200 euro al mese per ogni mese che resterà qui per un periodo limitato. Ciò – ripeto – nella migliore delle ipotesi. Tutto questo, quando le nostre famiglie, che hanno dei bambini, ricevono dallo Stato meno dell’IVA che pagano sugli articoli che devono acquistare per il loro figlio. E poi si reputa strano, molto strano, il fatto che ci sia denatalità; la famiglia viene massacrata, non riceve alcun tipo di aiuto, le nascite sono di anno in anno le più basse della Storia. Nel 2015, ci sono stati meno nati che in tutto il resto della Storia del nostro Paese dal 1861, non dal 1946. Nel 2016, questo record è stato ulteriormente battuto. Certo, c’è un’evoluzione sociale, c’è un’evoluzione del modo di vivere la famiglia, ma soprattutto una grandissima incertezza nel futuro. Altri Paesi – Paesi evoluti dell’Europa occidentale e del Nord America – che aiutano la famiglia o, perlomeno, la incentivano, hanno una natalità doppia rispetto alla nostra. Qui, però, i quattrini per queste persone si trovano. Avete addirittura esteso il cosiddetto bonus bebè agli extracomunitari – che, dunque, si prenderanno gran parte della posta perché rientrano nei parametri del basso reddito e così via.

Questo è il provvedimento che stiamo esaminando e su cui la Maggioranza governativa viene sostenuta dal Movimento 5 Stelle, disciplinatissimo nel votare esattamente secondo le indicazioni del Governo, evidentemente per sua decisione indipendente (non sto dicendo che è entrato nell’area di Governo, ma lo sostiene completamente).

Il Gruppo Forza Italia, così come la Lega Nord, sta invece lavorando perché il provvedimento in esame mantenga le sue parti logiche per l’accoglienza dei bambini che si trovano in stato di necessità e delle persone realmente perseguitate. Qui, al contrario, si vuole infatti estendere l’accoglienza a chiunque, in anni in cui – lo ripeto – si registrano nel nostro Paese il record del calo delle nascite e il boom degli ingressi irregolari attraverso l’arrivo di barconi, dove a meritare l’accoglienza sono solo i pochi bambini presenti, che sono vittime. Con il provvedimento in esame, arriveranno ancora più barconi perché, di fatto, si incentiva questa modalità.

Qui c’è la strana idea per cui questi “signori” non saprebbero ciò che stiamo facendo, mentre lo sanno benissimo. Quando parlo di “signori” mi riferisco agli scafisti e ai trafficanti di merce umana, che incassano soldi dalle persone che vogliono venire in Italia e che fanno in modo che ci siano dei morti (nonostante le nostre navi arrivino quasi sulle coste libiche), perché si possa così parlare di emergenza e il loro business possa proseguire. Si tratta di una cosa indecente, che aumenta il numero dei morti e il peso sul nostro Paese. Continuando così, si finirà per dare un’accoglienza indecente anche a coloro che hanno i titoli per essere accolti.

 

Votazione nominale dell’emendamento 5.109, presentato dai senatori Calderoli e Volpi: il Senato non approva.

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