Attesa da anni e lungamente discussa da Maggioranza e Opposizione, la votazione della riforma della previdenza – anche attraverso la fiducia – è opportuna

Il clima non va avvelenato ulteriormente: se vi è qualcuno che potrebbe essere accusato di non aver tutelato in modo i diritti dell’Opposizione, questi non è certamente l’attuale Presidenza del Senato

Intervento in Aula nella discussione sulla riforma della previdenza, riguardante il sostegno alla previdenza complementare e all’occupazione stabile, il riordino degli enti di previdenza e assistenza obbligatoria, la totalizzazione dei periodi di iscrizione e contribuzione e l’Abrogazione del divieto di cumulo tra redditi di pensione e redditi di lavoro

Signor Presidente,

su questo provvedimento la Commissione ha discusso molto lungamente, in modo approfondito, con la partecipazione di entrambe le parti – Maggioranza e Opposizione; domani saremo in grado di ricordare il numero di sedute che ha fatto la Commissione, il numero di votazioni effettuate, le ore di discussione.

Si tratta di un provvedimento importante, che il nostro Paese attende da anni; e non è un’opinione dell’attuale Maggioranza, ma è stato un Presidente del Consiglio dell’Ulivo a dire pubblicamente nel 2000 – peraltro, suscitando anche polemiche – che era un punto cui occorreva mettere mano con urgenza. Dal 2000 sono trascorsi quattro anni. Questa riforma è stata lungamente discussa; pertanto, riteniamo opportuno, per i motivi illustrati dal Ministro Giovanardi nell’annunciare l’apposizione della fiducia, arrivare al voto nella giornata di domani.

Per quanto riguarda le minacce di peggiorare il clima dei lavori del Senato, non vorrei scendere nei dettagli di ciò che è già stato fatto. Credo che occorra ricordare che il Parlamento è patrimonio di tutti, non un patrimonio di cui solo la Maggioranza deve sentirsi responsabile e che l’Opposizione ha diritto di danneggiare in ogni e qualsiasi modo. Pertanto, spero che vi sia un residuo senso di responsabilità che porti a una determinazione diversa, poiché già oggi si percepisce – dalla presentazione di centinaia di emendamenti (pertanto esaminarli tutti avrebbe comportato un gran numero di ore) – che il clima su questo provvedimento è quello che è. Di fronte a tale situazione, credo non occorra invelenirlo ulteriormente.

Per quanto riguarda l’organizzazione dei lavori, il Gruppo di Forza Italia e – sono certo di parlare a nome di tutti – l’intera Maggioranza si rimettono alla valutazione che intenderà fare il Presidente, al quale ribadiamo la nostra piena fiducia e il nostro pieno sostegno, ricordando a chi nell’Opposizione ha attaccato la Presidenza del Senato che questa Presidenza ha garantito in ogni modo i diritti dell’Opposizione. Basterebbe fare un confronto tra questa Presidenza e quella che l’ha preceduta o quella della scorsa legislatura nell’altro ramo del Parlamento per rilevare che, se vi è qualcuno che potrebbe essere accusato di non aver tutelato l’Opposizione, questi non è certamente l’attuale Presidenza del Senato.

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