AUTOSTRADE: UNICA VIA È APRIRE ALLA CONCORRENZA

“Il rinvio degli aumenti dei pedaggi autostradali è una buona cosa, ma per abbassare davvero i costi per gli automobilisti e gli autotrasportatori l’unica via è quella della concorrenza. Basta con le proroghe, le estensioni e altri trucchetti per impedire la competizione e favorire chi ha già moltissimo avuto nel passato: cozzano contro il buon senso e le norme europee, come si vede dal fallimento dell’ultimo tentativo per l’Asti-Cuneo, che dovrebbe essere finita da 25 anni. Basta con le trovate come l’affidamento in house tentato ad esempio, senza che ce ne fossero i presupposti, sull’autostrada del Brennero, la cui concessione è scaduta da più di cinque anni. Basta con l’esplosione dei costi che invalidano i risultati della gara, e anche qui l’esempio dell’Asti-Cuneo è lampante. Bisogna fare le gare per tutti i lavori, a cominciare dalla gronda di Genova e chi non adempie agli impegni presi deve subirne le conseguenze. Finalmente è stata indetta quella per Torino-Piacenza e Ativa, ma l’Autobrennero è allo stallo, l’autostrada Sestri Levante – Livorno è scaduta a luglio, si è già in ritardo nell’indire la gara per l’Autostrada dei Fiori. Sull’Asti-Cuneo e sulla mega concessione di Autostrade vi sono macroscopici inadempimenti da parte dei concessionari che però non si capisce se avranno qualche conseguenza. L’Italia non può più permettersi una tale incomprensibile inerzia. In altri paesi di fanno centinaia di chilometri di nuove infrastrutture, creando lavoro e migliorando la competitività in meno tempo di quanto da noi occorre per scrivere un bando di gara.”

 

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