“Ancora una volta il presidente del consiglio occupa le televisioni, in particolare il servizio pubblico, con scarso preannuncio e nessuna reale urgenza se non la smania di propaganda e promozione di dell’immagine personale. Lui stesso ha detto che le misure non entreranno in vigore prima del quattro maggio. Quasi tutti gli annunci sono vaghi e spesso estremamente discutibili. Dopo aver rifiutato in settimana a Senato e Camera la possibilità di votare sulle azioni a livello europeo , il presidente del consiglio irrompe nelle case degli italiani per dire molto poco, creare dubbi, confusione e aspettative. Interi settori economici vengono ignorati o blanditi con annunci che non dicono nulla. L’unica cosa certa è che i bambini continuano ad essere costretti in casa, privati della scuola, dello sport e oggetto delle note e contraddittorie norme e magari insidiati da task forces stile Bibbiano auspicati dalle note organizzazioni del settore. Altrettanto certo che moltissime cose verranno consentite, ma non cerimonie e funzioni religiose con la bella eccezione dei funerali, mentre ben altri raduni vengono tollerati.”