Dire no alla reintroduzione dei voucher almeno in agricoltura, almeno in questo periodo, dimostra totale mancanza del senso di realtà ed è un atto ostile agli italiani. Se oggi, accanto agli altri problemi, non abbiamo quello della mancanza delle forniture alimentari è perché tutta la filiera continua a lavorare, ma ora arrivano esigenze stagionali alle quali solo questo strumento flessibile consente di rispondere nel rispetto della legge. Una misura che non solo non ha alcun costo, ma consentirebbe di incassare contributi previdenziali e tasse, aumenterebbe il fatturato di aziende, insomma farebbe funzionare una parte di Italia. È veramente folle dire di no. L’abolizione del voucher è stata una trovata del governo Gentiloni nel timore di un referendum, solo perché rischiava di creare problemi interni al Pd. Forza Italia ha costantemente chiesto di reintrodurre questo prezioso strumento che consente di dare copertura previdenziale e fiscale a tipi di lavoro per loro natura flessibile. Come denunciano le associazioni di categoria, con questa mossa si mette a rischio la stagione agricola, dalla quale tutti gli italiani dipendono per il loro quotidiano sostentamento. Per il bene dell’Italia, spero che questa maggioranza cambi idea.
