Risposta del Governo all’interrogazione del 10 gennaio 2017 sulle esercitazioni militari congiunte Italia-Iran in una zona di conflitto armato con la Marina USA
Risposta del sottosegretario alla Difesa
Signora Presidente, Colleghi,
il giorno 27 settembre 2016, come riferisce la Marina, all’atto della partenza dal porto iraniano di Bandar Abbas, la nave Euro ha condotto attività navali addestrative simboliche con la Marina iraniana. Si è trattato di attività di scambio che è consuetudine svolgere, peraltro senza interferire con le attività operative già programmate, tra le Marine militari, quando si giunge o si riparte da un porto straniero – ovvero durante incontri occasionali in mare. In tale contesto, le attività svolte non hanno destato sorpresa tra gli alleati. Infatti, non è stata percepita in alcun modo una flessione del tenore del rapporto bilaterale con nessuna delle Marine dei Paesi alleati. Ciò detto, al fine di riscontrare specifica richiesta del senatore Malan, si soggiunge che non sono ad oggi previste esercitazioni militari con l’Iran.
Replica del senatore Malan
Signora Presidente,
ringrazio il sottosegretario Alfano per la risposta, che ritengo rassicurante. Se davvero è una consuetudine, dobbiamo prenderla in questo modo. Soprattutto, sono rassicurato dal fatto che non sono in programma altre esercitazioni di questo genere.
L’entusiasmo di alcuni esponenti del Governo per l’Iran è stato manifestato in modi assai meno usuali – e, cioè, con trasferte e invito a investimenti reciproci, soprattutto italiani, in Iran. Si tratta di un aspetto che considero certamente negativo, anche dal punto di vista meramente economico. Non ritengo, infatti, che un Paese dove la democrazia è sottoposta – per esplicita menzione della sua Costituzione – al vertice di un sedicente clero sciita, sia un Paese dove il diritto, anche quello che riguarda le nostre aziende e la salvaguardia dei nostri investimenti, possa avere grosse garanzie.
Se queste manovre congiunte hanno avuto un carattere episodico e non preludono ad altro tipo di collaborazione in ambito militare, ne sono sicuramente soddisfatto e ringrazio il sottosegretario Alfano della sua risposta.