FI si è chiusa in un silenzio quasi totale. I cellulari sono staccati, i deputati e senatori forzisti in gran parte irraggiungibili. Tranne Lucio Malan. Il senatore risponde volentieri alle domande di IntelligoNews, commentando quando sta accadendo nel suo Partito in queste ore e attaccando il PD sempre più “arrogante e scorretto”.
Brunetta offre le dimissioni da capogruppo, e chiede di rivotare nuovamente a voto segreto gli incarichi sia della Camera e del Senato. Un suo commento.
“Non conosco i dettagli della proposta di Brunetta, che ho visto ieri sera, e non mi sembrava intenzionato a fare questo. Ritengo sia importante che Forza Italia guardi al futuro, chiudendo una pagina molto difficile per il nostro movimento, ma siamo certi di poter tornare a una corrispondenza piena tra noi e i nostri elettori”.
È stata rimandata a mercoledì l’assemblea congiunta.
“Benissimo. Spero sia l’occasione per lanciare questa linea rivolta al futuro, per dare migliori assetti e per essere all’altezza dei nostri elettori”.
Fitto chiede un azzeramento e di ripartire scordandosi le vecchie logiche.
“Noi, una quindicina di mesi fa, al Consiglio Nazionale abbiamo unanimamente dato pieni poteri a Silvio Berlusconi – scelta che è frutto di democratiche elezioni. Possiamo sicuramente studiare meccanismi per coinvolgere in modo più forte ed efficace tutti gli iscritti. Presidenzialismo e partecipazione degli iscritti: dobbiamo andare su questa direzione”.
La Bonafè afferma che faranno da soli le riforme e che ci vedremo al referendum…
“L’arroganza e la scorrettezza del PD non si smentisce neanche in questo caso”.
E il Nazareno prosegue o no, Malan?
“È stato buttato nella pattumiera dal PD, che ritiene che solo gli altri debbano rispettare i patti perché loro si ritengono esentati”.
Mercoledì parlerete anche di questo.
“Ma è talmente palese ormai. La linea del PD è quella di non rispettare i patti: si tratta di un’arroganza a mille”.
Ma anche la Bonafè è arrogante quando dice “Ci vedremo al referendum”?
“Nell’ultimo referendum – lo ricordo – il PD ha lavorato per bocciare un’ottima riforma costituzionale, migliore di quella che hanno concepito loro”.