IntelligoNews: “Unioni civili, Malan (FI) ad Alfano: Ne deriveranno adozioni a coppie gay e gender nelle scuole”

“L’equiparazione al matrimonio c’è; le adozioni per le coppie dello stesso sesso e l’indottrinamento gender nelle scuole che ne deriverà sono tutte responsabilità della Maggioranza e, in particolare, di chi aveva promesso di fare esattamente il contrario”. Tranchant la contro-lettura del senatore Lucio Malan (FI) alle dichiarazioni di Alfano dopo il varo della legge sulle unioni civili. Nella conversazione con Intelligonews, spiega dove il Ministro dell’Interno ha inciampato.

Dice Alfano che, grazie a lui, non c’è equiparazione con il matrimonio e neanche le adozioni gay. Come risponde?

“L’equiparazione c’è. Manca solo il nome, l’obbligo di fedeltà e, in più, c’è il beneficio di non doversi scomodare a fare le pubblicazioni; ma è un’equiparazione a tutti gli effetti, e questo verrà riconosciuto anche dai tribunali internazionali quando qualcuno vi farà ricorso per ottenere le adozioni”.

E sulle adozioni? 

“Quanto alle adozioni, faccio notare che, solo in questo mese, ci sono state cinque sentenze a favore di coppie dello stesso sesso. Anziché mettere quell’ambiguo comma in cui si dice che non si cambia la disciplina sulle adozioni – che già di per sé vuol dire che i tribunali possono continuare a dare l’adozione alle coppie dello stesso sesso – sarebbe stato sufficiente introdurre la esplicita proibizione come fior di emendamenti chiedevano. Ma, siccome Alfano ha piegato il capo a votare la fiducia e a consentire che il Governo ponesse la fiducia, ha impedito anche solo di discutere quegli emendamenti. Per cui le adozioni per le coppie dello stesso sesso e l’indottrinamento gender nelle scuole che ne deriverà sono tutte responsabilità della Maggioranza e, in particolare, di chi aveva promesso di fare esattamente il contrario”. 

Alfano rivendica il fatto di aver evitato l’accordo Renzi-Grillo perché, altrimenti, “avremmo avuto il matrimonio gay e l’utero in affitto”. E’ così?

“Questo bisogna chiederlo al Movimento 5S che, intanto, a questo provvedimento ha votato contro mentre Alfano ha votato a favore. E’ vero che i 5S hanno spesso posizioni peggiori di quelle del PD, ma Alfano si è prestato a votare e il Movimento no”.

Alfano rivolge una critica a quella parte di centrodestra che, da ieri, ha lanciato la raccolta firme per il referendum abrogativo della legge e la definisce “un’operazione a rischio altissimo”. E, considerato che il 60 per cento degli Italiani è favorevole alle unioni civili, questa battaglia significa “giocare d’azzardo con la famiglia”. Ha ragione o torto?

“Noi, a differenza di chi non ha voti, non abbiamo timore di rivolgerci al Popolo sovrano. La domanda referendaria non abroga l’intera legge e, dunque, non è volta a togliere il riconoscimento di alcuni diritti alle coppie omosessuali ma a evitare quell’equiparazione che, invece, Alfano ha votato. E, se possibile, cercando di sbarrare la strada alle adozioni che, invece, si trovano davanti un’autostrada asfaltata dalla legge Cirinnà. Cosa che si può fare con un provvedimento di legge specifico”.

Ma non avete il timore che, a fronte del 60 per cento di Italiani favorevoli al riconoscimento dei diritti civili, la vostra iniziativa fallisca sul nascere?

“Questo linguaggio dei diritti civili è tipico della Sinistra e, invece, la gente capisce il linguaggio del buon senso. Se per diritti civili si intendono le cose di base sulle quali noi stessi abbiamo presentato disegni di legge – come il diritto di visita in ospedale, la successione negli affitti – allora è vero che gli Italiani sono d’accordo, ma noi quei punti lì non lo tocchiamo. Noi tocchiamo l’equiparazione al matrimonio che già di per sé porta alle adozioni, perché ogni tribunale nazionale e internazionale riscontrerà che è un matrimonio a tutti gli effetti e, di conseguenza, sarà impossibile non affidare alle coppie unite da questo matrimonio dei bambini in adozione – a maggior ragione se sono parzialmente figli della coppia, ovvero la famosa stepchild adoption che vuol dire utero in affitto, commercio dei bambini, schiavizzazione delle donne”.

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