Al Presidente del Consiglio dei ministri, al ministro dell’economia, al ministro dello sviluppo economico e al Ministro dell’istruzione. –
Premesso che:
il 20 luglio scorso fu pubblicato un bando, a firma del dott. Domenico Arcuri – amministratore delegato di Invitalia, il cui unico azionista è il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che esercita i propri diritti d’intesa con il Ministero delle Sviluppo Economico, il quale svolge anche le funzioni di indirizzo e controllo della società, e commissario straordinario per il potenziamento delle infrastrutture ospedaliere necessarie a far fronte all’emergenza Covid-19 – per l’acquisto di 3 milioni di banchi scolastici, da consegnare entro il 31 agosto;
già nelle interrogazioni 4-03905, del 28 luglio 2020 a firma dei senatori Gallone , Floris , Toffanin e 4-03999 pubblicato il 1° settembre 2020, nella seduta n. 251, a firma dei senatori Gallone , Floris , Toffanin , Moles , Cangini, entrambe ancora senza risposta, la prima oltre i termini previsti dal regolamento, si erano evidenziate molte anomalie nella procedura di acquisizione dei banchi scolastici;
in seguito, diverse condizioni del bando, tra cui la data di consegna, sono state cambiate;
il 12 agosto, gli uffici del dott. Arcuri comunicavano che undici soggetti si erano aggiudicati la fornitura di un totale di 2.448.774 banchi, e che tre raggruppamenti erano rimasti esclusi perché le loro proposte riguardavano forniture sotto le 200.000 unità;
da una interrogazione presentata nell’altro ramo del Parlamento il 3 settembre si apprende di un contratto firmato da per la fornitura da parte dell’azienda Nexus Made s.r.l., ditta avente sede in una parte di una palazzina residenziale di Ostia, che alla data del 31 marzo scorso aveva un capitale sociale di quattromila euro e si avvaleva di un amministratore e un solo addetto, di 180mila banchi di scuola per un corrispettivo di euro 44.600.000; per 20mila banchi la consegna prevista è il 12 settembre, e per gli altri il 31 ottobre;
si tratta pertanto di un prezzo medio per banco di euro 247,78; su varie piattaforme e siti internet, ad esempio Taobao, Alibaba si trovano banchi del tutto simili a quelli di cui si parla da tempo a prezzo dai 102 euro in giù, anche per piccolissimi quantitativi, mentre per ordinativi sopra le cinquemila unità si scende a 36,70€ e persino a 26,60€;
in via del tutto informale, gli uffici del dott. Arcuri hanno fatto sapere solo il 5 settembre diversi giorni dopo che era emerso il contratto con Nexus, che esso era stato annullato per inidoneità dei banchi;
nella totale mancanza di trasparenza sull’uso del denaro dei contribuenti, si può supporre che il prezzo concordato con la Nexus sia simile a quello degli altri fornitori, il che comporta uno spreco di denaro pubblico di 350 milioni a paragone con il prezzo più alto trovato su internet per un solo banco, e oltre i 500 milioni facendo riferimento ai prezzi più bassi, ottenibili con ordini sopra i 5000 pezzi;
per sapere dai membri del governo, ciascuno secondo le proprie competenze:
perché il bando è stato lanciato solo il 20 luglio, e con un contenuto tale da dover essere modificato, pur essendo ben noto da mesi che in settembre sarebbe ripresa la scuola e che c’era una pandemia in corso;
come si spiega che il 12 agosto il dott. Arcuri abbia comunicato che non erano state accettate alcune proposte perché sotto il minimo previsto in 200.000 pezzi, ma che il contratto con Nexus sia stato firmato;
in quali date e perché il contratto con Nexus è stato firmato e poi annullato e se alla ditta siano state corrisposte penali;
quali sono i fornitori dei banchi, quali sono i prezzi concordati, perché di discostano da quelli reperibili su internet e perché tali informazioni non siano state rese note fino ad oggi.