La Polizia di Stato riceve istruzioni per ostacolare la libera manifestazione del pensiero?

Interrogazione al Ministro dell’Interno
Premesso che:

Toni Brandi, Presidente di ProVita onlus, ha pubblicamente dichiarato che, il 6 novembre scorso, a Roma in via della Conciliazione, il camion-vela in ricordo del Cardinal Caffarra recentemente scomparso, che ProVita aveva allestito, è stato bloccato dalla Polizia in borghese e in uniforme; i manifesti del camion recavano, da una lato la fotografia del defunto cardinale con la data della sua scomparsa, due mesi prima, oltre al logo di ProVita; dall’altro lato c’era una fotografia di Giovanni Paolo II e una sua frase sull’importanza del matrimonio;

il Signor Brandi riferisce che un sovraintendente del commissariato Borgo gli avrebbe chiesto al telefono quale fosse lo scopo dell’iniziativa poiché “il Cardinal Caffarra non era in linea con Papa Francesco”; tali domande sarebbero state successivamente ribadite in un colloquio tenutosi presso lo stesso commissariato, durante il quale gli è anche stato chiesto se le Autorità vaticane erano state informate, se avesse contatti con esse nonché quale fosse lo spirito della manifestazione, se di protesta, sensibilizzazione o altro;

per sapere:

se sono state impartite istruzioni affinché la Polizia di Stato entri nel merito della libera manifestazione del pensiero;

in caso positivo, chi ha impartito tali istruzione e perché;

in caso negativo, quali siano le ragioni per cui il camion-vela, del tutto regolare sotto ogni punto di vista, è stato fermato per ore, con danno economico per chi lo ha affittato.

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