LEGGE BILANCIO. MALAN (FI): FI INVENTÒ BONUS BEBÈ, PD LO ABOLISCE

“Il PD conferma la sua avversione alla famiglia cancellando il bonus bebè, introdotto dal Governo Berlusconi nel 2004. Va detto che il testo della legge di bilancio è stato approvato non solo dai ministri del PD ma da tutti, dunque la levata di scudi di AP è apprezzabile ma tardiva. Forza Italia al Senato presenterà un emendamento per reintrodurre il bonus bebè, perché è scandaloso che il Governo trovi almeno 35 euro al giorno per qualunque straniero che sbarchi sulle nostre coste e non trovi 80 euro al mese per i bambini italiani. Il Governo Renzi aveva esteso il bonus anche agli extracomunitari, che hanno così assorbito almeno un quinto del denaro stanziato – visto che i bambini nati da entrambi i genitori stranieri sono il 15% del totale e fanno la parte del leone tra i soggetti a reddito bassissimo che usufruiscono del raddoppio.

La logica è decisamente anti-italiana: si dà pochissimo e solo a una minoranza di famiglie italiane, poi si dice che gli Italiani fanno pochi figli e che, dunque, c’è bisogno di immigrati. Se alle famiglie italiane si desse un quarto di quanto va al mantenimento di coloro che sbarcano senza averne alcun titolo, farebbero sicuramente molti più figli. In attesa di una vera politica della famiglia, che metteremo in pratica dopo le elezioni, oggi chiediamo che anche nel 2018 ci sia quel minimo di sostegno. Ma è la solita logica del bonus del PD: un sostegno piccolo e passeggero, su cui non si può fare alcun affidamento. E il M5S, con il suo reddito di cittadinanza – peraltro dotato di coperture fantasiose o rovinose, come l’abolizione delle ambulanze scambiate per auto blu – per i bambini offre anche meno: secondo le loro stesse cifre, 148 euro al mese per un Italiano su sette, di cui molto meno della metà è riconosciuto per chi ha bambini. Cioè, meno ancora degli 80 euro di Renzi che loro definiscono elemosina“.

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