“Una legge che dice tutto e non dice niente: era giorno o era notte? Eri abbastanza turbato psicologicamente o hai reagito con lucidità? L’aggressore si è introdotto con l’inganno o in modo esplicito?
Sulla legittima difesa c’è bisogno di chiarezza, non di altro fumo negli occhi: sei entrato in casa mia, mi hai minacciato e io ho reagito, tu sei colpevole e io innocente. Questo bisogna mettere per iscritto nel testo di legge – non introdurre delle modifiche tenui e confuse, che lasciano comunque al giudice la possibilità di condannare un onesto cittadino, vittima di violenza”.