“La lettera del direttore generale della RAI, Lorenza Lei, conferma la sua già nota correttezza e professionalità, e risponde pienamente alla difesa delle istituzioni di cui si è fatto carico il presidente del Senato, Renato Schifani.
È anche positivo che il simpatico Max Laudadio si sia scusato per le parole da lui usate nei confronti dei parlamentari. Ma, aggiungendo alle scuse che si è trattato di <<bailamme per niente>> e che <<nessuno avrebbe dovuto offendersi>>, dimostra di non rendersi conto del fatto che dare del delinquente a un qualunque gruppo di cittadini italiani, attraverso il servizio pubblico televisivo pagato dai contribuenti, è cosa grave anche se in questo gruppo non ci fossero ex Presidenti della Repubblica e premi Nobel. Il fatto che si tratti di un programma leggero non cambia nulla, semmai aggrava la cosa perché colpisce a freddo, al di fuori di qualsiasi polemica e senza possibilità per gli offesi di ribattere. L’ascoltatore che chiamava ha mantenuto toni pacatissimi, è stato il conduttore a trascendere nell’insulto.
Certo, c’è da riflettere sul clima creato da una propaganda martellante contro le istituzioni democratiche che può avere indotto un serio professionista come Laudadio a parole inaccettabili. Certi limiti non possono essere superati e il Presidente del Senato ha dato un segnale autorevole in questo senso”.