“La Regione Campania sta violando spudoratamente la legge sulla par condicio con la campagna milionaria pagata dall’Assessorato al Turismo e intitolata ‘Monnezza a chi?’.
L’articolo 9 della legge 28/2000, infatti, proibisce nel periodo elettorale ‘a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attivita’ di comunicazione’ ad eccezione di quelle indispensabili. Non bastavano gli immensi danni della disastrosa politica di Bassolino sui rifiuti. Ecco ora altri milioni di euro del contribuente spesi dall’assessore regionale Claudio Velardi, gia’ spin doctor di Massimo D’Alema – capolista del PD in Campania – in violazione della legge fortemente voluta proprio da D’Alema.
Presenteremo subito un esposto al Garante delle Comunicazioni perche’ fermi questa sfacciata violazione delle regole della campagna elettorale, e all’Autorita’ giudiziaria per il fatto che il responsabile di un ente locale ha contravvenuto a una chiara proibizione contenuta nella legge. E’ impossibile, peraltro, immaginare che il presidente Bassolino non sappia nulla di questa campagna, che include maxi-inserzioni sui giornali e megaposter.
Si tratta di un fatto particolarmente grave anche perche’ riguarda uno dei temi di cui si parla di piu’ in campagna elettorale. Il risultato e’ che a noi e’ vietato affiggere, anche se a nostre spese, i manifesti contro lo scandalo rifiuti, mentre il PD lo sta facendo a spese del contribuente.
E questo il senso dello Stato di cui parla Veltroni?”