“È bizzarro che un’esponente autorevole e intelligente del PD come il senatore Latorre dica che, senza il cosiddetto Senato federale, i progetti federalisti sono solo chiacchiere. Ma allora perché, nel 2001, il centrosinistra approvò una riforma che affidava alla Regioni addirittura competenze come istruzione, ricerca scientifica, energia e grandi reti di trasporto, senza toccare una virgola che riguardasse il Senato?
Hanno più autonomia gli Stati degli Usa, dove il Senato ha dignità pari se non superiore alla Camera, o le Regioni della Francia dove il Senato è eletto dai notabili delle autonomie locali come alcuni vorrebbero accadesse in Italia? Nella nostra riforma c’era una specializzazione dei due rami del Parlamento, ma dall’altra parte non trovammo che contrarietà.
Ha ragione Latorre nel definire una sciocchezza la retorica del dialogo, ma non sarebbe nemmeno utile all’Italia ritornare al copione di cinque anni fa, quando le nostre proposte venivano respinte dal centrosinistra anche quando erano identiche a quelle che avevano votato loro pochi anni prima”.