“Il rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi e i suoi avvocati è un altro atto di giustizia staliniana. Non solo la vittima della persecuzione è ritenuta colpevole in partenza, ma si arriva al punto di processarlo ulteriormente se osa difendersi, e ovviamente gli avvocati condividono la sua stessa sorte per averlo aiutato nel ‘reato’ di difesa.
Nel frattempo, coloro che hanno osato testimoniare in suo favore, pur essendo molto più numerosi di chi ha testimoniato contro, vengono messi sotto processo per falsa testimonianza. Il prossimo passo sarà di condannare i familiari che ‘non potevano non sapere’ che il loro congiunto tramava contro l’Unione Sovietica”.