Nella sua audizione di oggi nella Commissione Esteri del Senato L’ambasciatore palestinese in Italia, signora Abeer Odeh, ha definito ‘freedom fighters’, combattenti per la libertà, tutti i protagonisti di atti ostili nei confronti di Israele, senza alcuna esclusione, dunque inclusi i terroristi. Avevo infatti chiesto ragione del fatto che oltre 70 scuole palestinesi sono intitolate a terroristi, citando il caso delle cinque denominate Dalal Mughrabi, che nel 1978 si impadronì di un autobus di civili israeliani inermi uccidendo 37 persone, di cui 12 bambini, altre cinque a Abu Jihad, organizzatore di quella stessa azione e molte altre simili. Avevo citato la scuola dedicata a Amin Al Husseini, che assassinò molti arabi, cristiani e musulmani, negli anni ’30, e poi reclutò migliaia di giovani musulmani per formare la divisione SS Handschar, che combatté nei Balcani agli ordini di Hitler impedendo la liberazione di 5000 bambini ebrei che finirono così nella camere a gas. Il collega Enrico Aimi ha chiesto di prendere le distanze dagli autori di molti attentati palestinesi nel mondo, tra cui i due a Fiumicino nel 1973 e nel 1985 che causarono 47 morti e 90 feriti. L’ambasciatore Odeh ha sì detto che l’Autorità Palestinese è contro l’uso della violenza, ma ha anche definito ‘freedom fighters’ gli autori di tali atti, i quali – come ho sottolineato – beneficiano, insieme alle loro famiglie, di laute pensioni proporzionate alla lunghezza della loro permanenza in carcere, o in caso di morte in azione. Non ha negato che, come ho denunciato, i bambini palestinesi siano indottrinati all’odio nei confronti di Israele e degli Ebrei, limitandosi a dire che secondo un non meglio precisato sondaggio di cui non si trova traccia su internet il 57% dei bambini israeliani odiano i Palestinesi. La diplomatica ha anche affermato che l’ANP accetta il compromesso di accontentarsi della ‘Cisgiordania’ e di Gaza, ma non ha spiegato come mai, anche negli ultimi anni e mesi, altissimi suoi dirigenti affermino che tutto Israele è Palestina, come del resto anche la carta costituzionale palestinese. Ottimo invece il rapporto tra l’ambasciatore Odeh e il capogruppo M5S in Commissione sen. Ferrara il quale ha affermato che non ci sarà pace finché ‘Israele non si libererà dal sionismo’ e ha parlato di 20mila bambini palestinesi uccisi dagli israeliani, notizia che si trova solo nel sito dell’organizzazione terrorista e antisemita Hamas.