MIGRANTI. MALAN (FI): RENZI LI USA PER INDEBITARE ITALIANI

Ormai è servizio taxi

“Ancora una volta, migliaia di migranti vengono prelevati di fronte alla costa libica e scaricati in Italia, dove saranno mantenuti a spese dei contribuenti. Tutt’ora, una delle navi che – solitamente, ‘per coincidenza’ – si trova nell’area proprio nel momento in cui gli scafisti mandano i loro gommoni, è posizionata a circa 12 miglia dalla costa libica. Si tratta dell’imbarcazione di una ong olandese. È facile prevedere nuovi pretesi salvataggi nelle prossime ore.

Il Governo italiano – unico in Europa e nel mondo – collabora con questo traffico, e continua ad accettare la folle regola secondo la quale qualunque nave recuperi i migranti, anche se di altri Paesi e dunque territorio estero, questi vengano gentilmente accollati all’Italia.

Del tutto ridicole, dunque, le dichiarazioni anti-UE del Presidente del Consiglio Renzi. I capi dei Governi di Malta, Grecia e Spagna non fanno alcuna ridicola voce grossa ma, semplicemente, non assecondano gli scafisti facendo servizio taxi. Gli scafisti si assicurano sempre che – nonostante la mobilitazione italiana e degli altri Paesi – qualche morto la settimana ci sia sempre perché si possa continuare a parlare di salvataggi e, possibilmente, nonostante i gommoni portino quasi solo giovani maschi, ci sia qualche parto durante la navigazione per colpire il buon cuore dell’opinione pubblica. Morti e nati purtroppo sono reali ma non accidentali, bensì parte di una mostruosa messinscena in cui sono cinicamente usati per fini di lucro e di politica.

Renzi, poi, usa i migranti anche come pretesto per fare altri debiti e andare avanti con la sua campagna referendaria di spese scoperte e promesse che non manterrà, cercando di far credere che ciò che ottiene siano soldi: invece, si tratta solo dell’autorizzazione a indebitare ulteriormente gli Italiani. E, nel frattempo, famiglie e poveri italiani hanno molte meno risorse di quelle dedicate ai migranti, ciascuno dei quali rende migliaia di euro agli scafisti”.

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