“Le dichiarazioni del Procuratore di Bologna, Enrico Di Nicola, gettano vergogna sullo Stato in nome del quale tutti i magistrati agiscono. Domani stesso presenterò un’interrogazione al Ministro della Giustizia in merito. Approfittare di un delitto che ha colpito in modo così odioso una giovanissima vittima per incitare all’odio politico è inaccettabile per chiunque, ma soprattutto per il Procuratore che ha il compito di trovare i colpevoli e chiederne la giusta condanna.
Purtroppo, Di Nicola non è nuovo a spericolate incursioni nella politica: fu lui a condurre l’inchiesta che portò all’incarcerazione dell’intera Giunta regionale abruzzese, per una deliberazione della Giunta stessa. Ci furono anche arresti nella Giunta comunale di Pescara. Alla fine della vicenda giudiziaria prevalsero le assoluzioni ma, nel frattempo, dopo una campagna elettorale ampiamente influenzata dai clamorosi arresti, era stato eletto sindaco il candidato della Sinistra, cognato del Di Nicola che l’aveva sostenuto apertamente anche con articoli di giornale.
Questa volta, confido nell’energia del Ministro Castelli”.