“L’accorata lettera del ministro Sandro Bondi non è rivolta solo agli autorevoli destinatari, ma è un appello alla sensibilità di tutti. Di certo, una buona risposta può essere una giustizia più rapida – in particolare quella civile, alla quale il ministro Alfano sta lavorando. I tempi lunghissimi di oggi sono un grave danno per l’Italia e specialmente per i cittadini che subiscono un torto.
Ma non bastano i tribunali: occorre un’informazione che dia meno spazio ai presunti retroscena e alle voci, e di più ai fatti. Oggi, un parlamentare ha molte più probabilità di finire sui giornali per un pettegolezzo o un’intercettazione che per un buon emendamento o un intervento in Aula”.