“Anche in un momento drammatico come questo, la Sinistra si divide pubblicamente sulla delicata questione della presenza italiana in Iraq.
Di fronte all’estremismo islamico che attacca tutto l’Occidente, per la nostra sicurezza è fondamentale che i criminali sappiano che la posizione dell’Italia non può essere in alcun modo influenzata dalle loro minacce e dai loro crimini. Il piano di graduale riduzione del nostro contingente in Mesopotamia è stato prospettato mesi fa e non subisce né accelerazioni né frenate.
Chi, all’interno dell’Unione, ha il senso della responsabilità dovrebbe privilegiare la compattezza nazionale rispetto alla ricerca di un’impossibile concordia all’interno di quella ingovernabile coalizione. Credo però che i partiti centrosinistra sceglieranno proprio quest’ultima strada, concordando su un documento ambiguo che ciascuno leggerà a suo modo. Anche i terroristi.
Buon per tutti che gli elettori abbiano avuto la saggezza di non dare a costoro compiti di Governo”.