“La cosiddetta marcia della pace organizzata dalla Sinistra a Roma è stata in realtà un inno alla violenza e all’odio contro Israele. Una manifestazione a senso unico, alla quale erano presenti anche le bandiere di partiti di Governo a partire dai DS e, quel che è peggio, gonfaloni di diverse città a cominciare da Napoli.
Solo nella conclusione del corteo al Circo Massimo ho visto, nel giro di dieci minuti, bruciare per due volte le bandiere israeliane con la Stella di David. La prima è stata data alle fiamme da sola e la seconda legata a una americana, tra gli urli di approvazione di una parte della folla e senza che nessuno degli oratori dal podio improvvisato dicesse alcunché.
Lo slogan scandito continuamente era ‘Intifada vincerà’. Le kefiah palestinesi erano quasi la divisa dominante, spesso portate in modo da coprire il volto. Si vendevano magliette raffigurante un uomo così mascherato che scaglia un sasso con la fionda e la scritta: ‘Aumenta la crisi, aumenta la lotta’. Un cartello raffigurava Barak che prendeva da Clinton un biberon di ‘sangue palestinese’. Lo striscione portato a sovrastare il podio con i gonfaloni dei Comuni diceva: ‘Dal Golan alla Palestina, la liberazione si avvicina’. Gli altri striscioni principali erano: ‘Con il popolo palestinese contro il sionismo imperialista’, ‘Piovono pietre su Israele – L’Intifada vincerà’, e ‘A fianco dei Palestinesi e degli immigrati per un’unica lotta contro l’imperialismo’, salutato da applausi quando è passato vicino al punto in cui si teneva un concitato discorso in arabo tra cartelli che chiedevano la regolarizzazione di tutti gli immigrati.
Agghiaccianti i testi dei volantini distribuiti. In uno realizzato dai ‘Centri Sociali per i Diritti di Cittandinanza’ si propone di ‘cingere d’assedio l’ambasciata israeliana’. Nel mensile marxista ‘Falce e Martello’ ce la si prende con chi ‘si strappa i capelli per i tre soldati israeliani linciati a Ramallah’. Ma il peggio viene nel giornalino ‘Che fare’: si attacca ‘la pace dell’ONU e della NATO, aguzzini del popolo iracheno’, definita la ‘pace dei negrieri e del capitalismo’. ‘Contro questa pace – affermano – è necessario e possibile scendere in guerra’. ‘Appoggiamo incondizionatamente la sollevazione delle masse palestinesi ed arabo-islamiche’. Unica soluzione prospettata: ‘la distruzione dello Stato di Israele’.
Davvero una bella manifestazione per la pace. Che ne dicono Veltroni e i loro alleati? Che ne dicono i Sindaci che infangano così i gonfaloni delle loro città?”