“Alla ripresa dei lavori parlamentari, la commissione Mitrokhin dovra’ decidere cosa fare dei documenti in nostro possesso che riguardano la strage di Bologna del 2 agosto 1980. A fronte della scarsa consistenza dell’impianto accusatorio che ha portato alla condanna dei presunti colpevoli, emerge un insieme di fatti e indizi che vanno in tutt’altra direzione, dai servizi segreti della Germania comunista, dal palestinese filosovietico Habbash al terrorista Carlos.
Qui non si tratta di difendere la reputazione di Mambro e Fioravanti – che di altri crimini hanno ammesso la responsabilita’ – ma di sapere la verita’ e perche’ in cosi’ tanti hanno lavorato per nasconderla. In sede di commemorazioni la verita’ dovrebbe essere piu’ interessante di ogni altra cosa. Purtroppo, quanto sta emergendo e’ scomodo per troppi, specialmente di questi tempi”.