“L’aggressione e la violenza subita da un’operatrice da parte di uno straniero, ospitato nel Centro di accoglienza di Varcaturo, potrebbe essere considerato un deprecabile caso isolato se non fosse uno dei tanti reati connessi alla politica dell’accoglienza, non solo indiscriminata ma, addirittura, negativamente selettiva.
Chi fa regolare domanda per un visto, offrendo tutte le garanzie richieste, se la vede molto spesso respingere; mentre, chiunque sale su un barcone, basta che faccia qualche miglio in mare e viene recuperato dalla nostra Marina o da altri, portato in Italia e mantenuto a tempo indeterminato. Le scomposte reazioni del PD al blocco provvisorio stabilito da Trump per poche migliaia di persone la dice lunga su quale sia la politica che vogliono fare a lungo termine: porte aperte a tutti, facendo dell’Italia il punto di arrivo dell’immigrazione internazionale mentre, in Italia, le famiglie – prive di reale sostegno – battono di anno in anno il record negativo di nascite.
Casi come quello di Varcaturo rischiano di non fare più notizia se diventiamo come la Svezia, dove, da quando è iniziata la politica dell’immigrazione facile, gli stupri sono aumentati del 1400%, arrivando a un tasso sei volte superiore a quello dell’Italia – che già oggi è inaccettabile”.