Sul tema della natalità “il governo vuole fare di più. Tanto è vero che quello della natalità è il primo punto del programma di Fdi e già nella scorsa legge di bilancio abbiamo introdotto misure a sostegno delle nascite”. Lo ha detto il senatore Lucio Malan, capogruppo di Fdi al Senato, in una intervista ad ‘Avvenire’. “Per esempio la forte riduzione dell’Iva sui prodotti per l’infanzia, l’incremento di un mese del congedo per i nuovi genitori o l’aumento del 50% (superiore all’inflazione) dell’assegno unico per determinate categorie di figli. Senza dimenticare gli interventi a favore dei comuni che incrementano l’offerta di asili nido o la formazione di classi a tempo pieno per le scuole primarie”, ha spiegato Malan. Sull’assegno unico dice che “l’aumento è nei nostri piani. Ma siamo comunque soddisfatti di aver potuto inserire un incremento già nella legge di bilancio 2023, nonostante il poco tempo a disposizione e le varie urgenze alle quali abbiamo dovuto far fronte. Su tutte il caro bollette, che era l’emergenza del momento e su questo erano d’accordo tutti, senza dimenticare il post covid. Per interventi più ampi abbiamo bisogno di tempo, del resto siamo al governo da sette mesi”, osservando che “stiamo pensando a misure che vadano in direzione del quoziente familiare”. Rispetto alla possibilità di usare i fondi del Pnrr Malan spiega che “purtroppo siamo limitati dalla questione degli asili nido, l’unica cosa che si può fare direttamente per le famiglie. Il piano ce lo siamo trovato già fatto e l’Europa non ha previsto nulla su questo tema”, che trova “più urgente di altri, ma l’assetto generale del Pnrr lo rende molto difficilmente utilizzabile per la natalità, perché non possiamo fare misure strutturali, con spese che entrano stabilmente nel bilancio. Per dare un sostegno alle famiglie come quello che c’è in Francia, in Ungheria o in Polonia bisogna andare sulla spesa corrente. Non a caso le misure di cui le parlavo sono state introdotte con la legge di bilancio”.
20Leggi tutto