PdL Senato: “Milleproroghe. Malan: Aumentati fondi 5 per mille”

In commissione Affari Costituzionali, è iniziato al Senato l’esame del cosiddetto decreto “Milleproroghe” che contiene proroghe di scadenze e altre norme. Ne parliamo con il relatore Lucio Malan.

Quali sono le misure più significative?

“Accanto alle proroghe vere e proprie di termini che non comportano spese per lo Stato, ci sono alcune norme particolari che prevedono copertura finanziaria. Ad esempio, il ripristino di 200 milioni di euro al fondo del 5 per mille per finanziare il volontariato, il cosiddetto terzo settore, di cui 100 milioni destinati a interventi in tema di sclerosi amiotrofica per ricerca e assistenza domiciliare dei malati. Oppure la proroga al 30 giugno 2011 della sospensione dei pagamenti di determinate imposte e dei contributi previdenziali per i soggetti interessati dall’alluvione in Veneto, nonché la sospensione delle rate degli arretrati per le zone terremotate in Abruzzo.

Inoltre, vengono prorogati per sei mesi anche gli incentivi fiscali per il settore cinematografico, oltre alle misure per la partecipazione dell’Italia all’incremento delle risorse del Fondo Monetario Internazionale, per fronteggiare la crisi finanziaria e per la partecipazione italiana ai meccanismi di salvaguardia della stabilità finanziaria dell’area euro.

Vengono, infine, poste le premesse per riliberalizzare il wi-fi, la connessione wi-fi pubblica ‘bloccata’ finora da norme superate dal tempo. Infatti, sarà prorogato solo l’obbligo della richiesta di licenza al questore e solo per gli Internet Point, dato che forniscono l’accesso a Internet in via principale, mentre non ci sarà bisogno per gli esercizi che mettono a disposizione il collegamento a Internet quale servizio accessorio. Vengono abrogate le disposizioni per l’identificazione degli utenti, il monitoraggio delle operazioni e l’archiviazione dei dati, norme varate anni fa per la sicurezza ma ormai superate dalle tecnologie usate dagli hacker”.

Nel decreto potrebbero essere inserite norme relative alle osservazioni del Presidente Napolitano sulla riforma dell’università?

“Nel testo base queste norme non ci sono. Ma, certamente, ci sarà lo spazio per alcuni emendamenti. Come relatore, naturalmente, sono apertissimo a fare entrare nel provvedimento le cose che servono, tutte le norme che hanno un carattere di urgenza”.

Quale clima politico si respira su questo provvedimento?

“Sul contenuto penso proprio che ci sia ampio spazio per collaborare, anche perché ci sono misure – come quelle che ho citato – che sono condivise da tutti”.

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