di Marco Zacchera
“il senatore Lucio Malan (Forza Italia) da tempo conduce una solitaria battaglia contro il rinnovo delle concessioni autostradali – un patrimonio pubblico che viene svenduto agli amici. E’ il caso dei favori scambiati con Autostrade per l’Italia, che gestisce la metà della rete autostradale. Una società che ha già un utile netto di un miliardo di euro, entrate di 4 miliardi garantiti dallo Stato e che, dal 2008, ha goduto di aumenti tariffari più che doppi rispetto all’inflazione. Autostrade vedrà ora il suo bottino salire ulteriormente grazie al Governo, forse riconoscente per il sostegno ricevuto durante la campagna referendaria. Con il pretesto di realizzare un pezzo di autostrada a Genova, che Autostrade doveva realizzare già dal 2002, il Ministero delle Infrastrutture ha, infatti, approvato un piano che prevede circa 24 miliardi di ulteriori incassi nei prossimi vent’anni, per realizzare un’opera che la società stessa valuta poco più di 4 miliardi.
Analoghi favori alla società che gestisce l’Autostrada del Brennero, bacino di raccolta di voti clientelari, a tutto danno degli utenti e delle casse dello Stato, così come per gli affari permessi ad alcune Banche (vedi l’affare Banche venete–Intesa) e alla grande finanza”.