Proroghe senza gara delle concessioni e aumento delle tariffe autostradali, “recupero” dei migranti in acque libiche e vicenda delle Agenzie di Stampa: sarebbe il minimo che il Governo rispondesse

Intervento in Aula per sollecitare le risposta del Governo alle numerose interrogazioni presentate

Signora Presidente,

vorrei sollecitare la risposta a parecchie interrogazioni. Non dirò il numero delle interrogazioni nel mio intervento e lascerò agli uffici questo compito burocratico.

Anzitutto mi riferisco alle interrogazioni sull’incredibile vicenda del concorso per le Agenzie di Stampa. Siamo dinanzi a un Governo che non indice le gare per altri settori – come sarebbe obbligatorio e estremamente conveniente per gli Italiani fare – e poi vuole indire le gare per i contratti di servizio con le Agenzie di Stampa, rischiando di mettere in disoccupazione migliaia di operatori (si dice 2.350 tra giornalisti di un tipo e dell’altro) e di consegnare l’informazione del nostro Paese, dal punto di vista delle Agenzie, nelle mani di altri Paesi. Ad esempio, il Governo francese dà 245 milioni di euro alla France Press e la France Press agisce in regime di monopolio totale. Qui dovremmo indire una gara europea per la quale gareggerà anche la France Press, che potrà permettersi di fare un’offerta sottocosto. Il Governo deve rispondere su questo.

Secondo punto: è di grande attualità la questione degli sbarchi e del recupero dei migranti, e sarebbe il minimo che il Governo (avrebbe dovuto farlo di propria iniziativa) ci spiegasse esattamente le modalità con cui le nostre navi e le navi delle cosiddette ong vanno a recuperare queste persone, pare addirittura all’interno delle acque libiche. Ne abbiamo traccia persino nelle relazioni degli Organismi di livello internazionale. Credo sia doverosa una risposta su questo.

Vi è poi il capitolo delle gare che non si fanno, probabilmente perché fanno tutte capo a qualcuno che finanzia il Partito principale di Governo. Mi riferisco, in primo luogo, all’autostrada Asti-Cuneo: un’autostrada per la quale si sta spendendo il triplo di quanto si era stabilito in sede di gara (stranamente, era stata fatta la gara, poi la si trucca dopo) e il vincitore si era impegnato a far bastare. E, a quattro anni dalla scadenza, siamo ancora lontanissimi dal completamento. C’è anche una mia interrogazione con cui si chiede come si è comportato il Ministero delle Infrastrutture per tutelare gli interessi dello Stato su questo punto. E c’è una mia interrogazione sulle Autostrade per l’Italia – visto che sembra che, con il pretesto della cosiddetta gronda di Genova, voglia incamerare qualche decina di miliardi a fronte di una spesa di tre o quattro miliardi, incontrando grande favore da parte del Governo, forse perché Autostrade per l’Italia si è schierata per il “sì” al referendum. C’è poi la mancata gara per l’ATIVA, per la Torino-Piacenza e per l’autostrada ligure-toscana, che sono ormai in scadenza, e ogni giorno che passa è un regalo netto di centinaia di migliaia di euro al gestore – che è sempre uno solo. Poi, il mistero delle firme su chi ha consentito alla società A4 Holding, che gestisce la Brescia-Padova: un ritardo di due anni rispetto a un termine che era stato approvato dal Parlamento per presentare i progetti di completamento di un’opera connessa. Già due volte il Governo ha finto di rispondere alla mia interrogazione e non ha mai spiegato chi, quando e perché ha firmato questa proroga. Inoltre, la rotazione dei dirigenti, prevista dalla legge anticorruzione, sempre al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Infine, la mancata gara e l’aumento delle tariffe della società ATIVA, che si è vista scadere con successo la concessione ad agosto scorso e continua a gestire il servizio: il Governo, colpevolmente, non indice la gara per l’affidamento della gestione e addirittura concede alla società un aumento delle tariffe, quando invece tutte le partite dovrebbero essere finalmente azzerate. Della cosa si sta occupando la Magistratura, ma sarebbe il minimo che il Governo rispondesse.

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