“I referendum non sono contro la gestione privata degli acquedotti, ma contro la concorrenza e a favore dei gestori pubblici che fanno degli acquedotti una fonte di maxi stipendi per i dirigenti nominati con criteri partitocratici”.

“I referendum non sono contro la gestione privata degli acquedotti, ma contro la concorrenza e a favore dei gestori pubblici che fanno degli acquedotti una fonte di maxi stipendi per i dirigenti nominati con criteri partitocratici”.