Risposta all’On. Piras

Video

 

L’On. Michele Piras ha scritto questo su Facebook

“La sfido a un confronto pubblico, onorevole Lucio Malan, la sfido a guardarmi negli occhi e a darmi dell’antisemita, a proseguire in questa sua 1.

La sfido a continuare a inquinare i pozzi e mischiare le carte, siete bravissimi a farlo, stavolta non vi riuscirà.

Del resto chi è lei per concedersi la licenza di insultarmi e di infangare la mia storia personale e politica, senza nemmeno conoscerla, senza nemmeno conoscermi.

Israele ha diritto alla sicurezza e a vivere, non vi è dubbio alcuno.

Così come non vi è dubbio che il medesimo diritto lo si dovrebbe rivendicare per il popolo palestinese e per tutti i popoli oppressi.

Popoli oppressi come lo è stato quello ebraico, come oggi lo sono in troppi.

E l’unica strada è gettare ponti e costruire pace, mentre voi, alleati dei figli e dei nipoti di coloro che sterminarono gli ebrei, ora provate la strada goffa della menzogna e della volgarità, forse per espiare una colpa altrui, forse perché la pace, fra israeliani e palestinesi, proprio non la volete.

La sfido qui, sui Media, nella pubblica piazza, dove lei vorrà.

Anche in tribunale, se è necessario.

Perché noi siamo i figli, i fratelli e le sorelle dell’Italia democratica e antifascista, quelli che il razzismo e il pregiudizio lo combattono da sempre, contro chiunque si manifesti.

Siano essi ebrei o musulmani, israeliani o palestinesi, rom o omosessuali, migranti o rifugiati.

Cordialmente,

Michele Piras”

Gentile Onorevole Piras,

guardando il  video su cui ho basato il mio comunicato mi sono fatto un’idea su di lei molto migliore di quella che trarrei da questo suo post. Dunque mi attengo a quanto mi pare emerga dal video: una persona pacata, che studia, si informa, trae le sue conclusioni e prende a cuore in buona fede determinate cause. Il fatto che siano conclusioni molto diverse dalle mie – anche se non sempre – non mi turba, ma, nell’ambito di un confronto politico, ho ritenuto di metterle in evidenza per chiarire determinate posizioni e il mio vivo dissenso da esse.

In sostanza, su Twitter mi sono limitato esclusivamente a citare integralmente e fedelmente una sua frase allegando il video. Su Facebook e Instagram ho aggiunto semplicemente: “attendiamo provvedimenti dal PD, sempre pronto a fare gli esami agli altri”. Nel comunicato stampa ho anche definito “inquietante” il contenuto del suo video, “inaccettabili” le sue affermazioni in cui identifica Israele come ‘occupazione, illegalità internazionale e saccheggio’, e infine ho rilevato la radicale ostilità a Israele di taluni candidati del suo partito. In democrazia credo sia legittimo definire in modo negativo idee che si avversano. Altrimenti cosa dovremmo dire di Lia Quartapelle, responsabile esteri del suo partito, che ha definito “rantolii rancorosi” un discorso di Giorgia Meloni, o di lei, on. Piras, che proprio in questo post mi dà del volgare mentitore (“provate la strada goffa della menzogna e della volgarità”) senza dire cosa avrei detto di falso.

In ogni caso, nel citare fedelmente le sue parole, pur definendole inaccettabili e inquietanti, non capisco come possa ravvisare una “campagna diffamatoria, basata sulla distorsione e l’odio”, accusarmi di “inquinare i pozzi e mischiare le carte” e dire che mi sono “concesso la licenza di insultare e infangare”. E meno male che appartiene a “quelli che il pregiudizio lo combattono da sempre, contro chiunque si manifesti”! Non ho detto una sola parola contro di lei personalmente.  Addirittura parla di tribunale! Vuole allora autoquerelarsi visto che sono tutte parole sue? O pensa di portarmi in tribunale per aver definito certe sue affermazioni inquietanti e inaccettabili? Con questo criterio ci sarebbero i tribunali pieni e le aule parlamentari vuote. E la libertà di critica politica abolita. E voi sareste i difensori della democrazia?

Mi sarei aspettato che lei o smentisse o spiegasse le sue affermazioni, e invece si limita ad attaccarmi, dandomi del mentitore, per averle citate. Certo che ha un concetto curioso del confronto politico!

Io non le ho dato dell’antisemita: ho citato le sue parole. È questa la conclusione che ne trae?

A proposito di insulti: lei dice “voi alleati dei figli e dei nipoti di coloro che sterminarono gli ebrei”. Come si permette? Vuole che le parli di dei miei genitori e di mio nonno? Chi sarebbero questi figli e nipoti? Cos’ha fatto lei contro coloro che nelle manifestazioni del 25 aprile, sventolando bandiere palestinesi, insultano e attaccano gli eroi della Brigata ebraica che hanno combattuto davvero, e spesso a prezzo della vita, contro il razzismo, mentre dall’altra parte c’era Muḥammad Amīn al-Ḥusaynī, tra i massimi leader palestinesi degli anni ’30 e attivissimo alleato di Hitler?

Cordialmente

Lucio Malan

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