“Sull’individuazione del sito per le scorie nucleari, che interessa soprattutto il Piemonte, ma anche numerose altre regioni, occorrono trasparenza e tempi ragionevoli. Lo stesso ministro Costa ricorda che quanto è stato reso noto è frutto di un lavoro di anni. Dunque le osservazioni degli enti locali e dei territori non possono essere compressi in sessanta giorni, per di più in coincidenza con gli ostacoli di ogni genere legati alla pandemia e alle limitazioni ad essa collegate. Non è neppure accettabile che Sogin pubblichi solo una parte della documentazione e che per consultare tutto occorra andare nei siti delle ex centrali nucleari. Trasparenza, completa informazione e tempi adeguati sono indispensabili al proseguimento della procedura.”
