“Le dimissioni del direttore dell’UNAR sono apprezzabili, proprio perché doverose. Ma, da anni, l’UNAR sta agendo fuori dalla legge, occupandosi in prevalenza di questioni LGBT – e, come si è visto dal servizio di Le Iene, anche in modo assai discutibile – benché la legge 215/2003 assegni a esso compiti solo sulla discriminazione razziale o etnica. Per questo la responsabilità non è certo solo di Spano, visto che avviene anche con altri direttori ed è stato più volte denunciato anche con interrogazioni e interpellanze. Ci sono responsabilità politiche su questo, come sull’aver incluso nella lista degli ‘esperti’ nel campo anti-discriminazione il Circolo intitolato a Mario Mieli – noto esclusivamente per il libro ‘Elementi di critica omosessuale’ che inneggia e incita alla pedofilia dal primo all’ultimo capitolo, oltre che per aver praticato la coprofagia in pubblico. E questa gente dovrebbe andare nelle scuole per spiegare ai ragazzi e ai bambini le questioni ‘di genere’.
Il Governo, rispondendo alla mia interrogazione in merito, non ha spiegato come questo si concili con una collaborazione permanente con l’Esecutivo. Spero che il Presidente del Consiglio Gentiloni faccia una bella pulizia di tutte queste cose, di cui fino a oggi non ha responsabilità”.