“Il dibattito sulle unioni civili deve partire da affermazioni di verità. Il ddl Cirinnà, in Aula al Senato, è un matrimonio sotto falso nome che, come tale, comporta le adozioni per le coppie dello stesso sesso e – per le coppie maschili – la pratica schiavistica dell’utero in affitto. E l’empia alleanza PD-M5S in commissione ha respinto ogni tentativo di modificare o attenuare questo quadro, senza neppure concedere spiegazioni.
Sappiano tutti i parlamentari che affermano di essere contrari alle adozioni che gli esperti di diritto auditi dalla commissione Giustizia – sia quelli favorevoli alle nozze gay, sia quelli contro – si sono trovati d’accordo nel dire che, se si approvano norme simili o uguali al matrimonio, le adozioni verranno imposte dai giudici in nome della non discriminazione. Solo se le unioni civili saranno radicalmente diverse dal matrimonio le adozioni potranno essere escluse, cosa che PD-M5S comunque non vogliono fare. E – visto che i bambini non li porta la cicogna – due uomini possono ‘averne’ uno solo con l’utero in affitto, cioè la commercializzazione della maternità e dei bambini. Per questo, al di là di posizioni individuali, Forza Italia è contraria; e sarebbe opportuno un ritorno in commissione, dove le questioni tecniche potrebbero essere affrontate in modo efficace – sempre che il PD intenda fare una legge decente.”