Il sostegno del M5S a Nicolas Maduro è stato particolarmente evidente oggi nel duplice incontro in Commissione Esteri del Senato, prima con l’ambasciatore del dittatore e poi con gli esponenti dell’opposizione democratica guidati dal presidente della Commissione Esteri della Assemblea Nazionale. Gli esponenti del movimento fondato da Beppe Grillo hanno mostrato piena accettazione delle tesi del ambasciatore Rodriguez, secondo il quale la crisi economica venezuelana è responsabilità degli Usa e del calo del prezzo del petrolio, a sua volta voluto dalle potenze capitaliste per danneggiare il regime di Caracas. Totale adesione anche alla tesi secondo cui l’interessamento della comunità internazionale al ripristino della democrazia e dei diritti umani in Venezuela rappresenta una indebita ingerenza.
È straordinario sentire queste cose da chi difende l’incontro di Luigi Di Maio con i gilet gialli francesi e finge di non sapere che le forze armate venezuelane sono sotto il controllo di Cuba, che le Farc colombiane legate al narco-traffico sostengono il regime, e che nel Paese sono presenti anche nuclei di Hezbollah sostenuti dagli iraniani. Davvero inquietante, specie da parte di un movimento che non nasconde il proposito di cancellare la democrazia rappresentativa, l’unica democrazia conosciuta. L’evidente divergenza delle posizioni della Lega, che non ha preso la parola in Commissione, non va purtroppo oltre le belle dichiarazioni: spero che acquistino coraggio, se non altro per i nostri tanti connazionali che patiscono la miseria e le repressioni portate da Maduro nel paese più ricco del Sud America.