Il Ministro garantisca alle “Sentinelle in Piedi” il diritto costituzionale a manifestare il loro pensiero (2)

Inaccettabili le agressioni subite a Bergamo, Lecce, Rovereto, Bologna, Torino, Milano, Genova, Trieste, Pisa e Napoli

Seconda interrogazione al Ministro dell’Interno
Premesso che:

in riferimento alle manifestazioni delle cosiddette “Sentinelle in piedi”, con l’interrogazione n. 3-01004 presentata il 3 giugno 2014 u.s., sono state già portate all’attenzione del Ministro gravi accadimenti che costituiscono esempi di violazione della libertà di manifestazione del pensiero, quali: 9 novembre 2013, Bergamo striscioni e slogan, poi insulti e grida da parte dell’autonominatosi gruppo “Bergamo contro l’omofobia”; 7 dicembre 2013, Bergamo, presso il “Sentierone”, lancio di fumogeni, insulti, volgarità e cori ingiuriosi da parte di giovani provenienti dai centri sociali; 31 maggio 2014, Lecce, durante una veglia autorizzata dalla Prefettura di Lecce, una cinquantina di attivisti hanno impedito il regolare svolgimento della veglia con slogan, striscioni e distribuzione di volantini firmati da decine di sigle, associazione LeA-Liberamente e Apertamente, Arcigay Salento, Agedo Lecce, Rete antirazzista, Arci Lecce, Coordinamento Puglia Pride 2014, Unione degli studenti, e così via; di questi fatti gli stessi “disturbatori” hanno pubblicato foto su internet;

il 5 ottobre 2014 nel corso di una veglia nazionale organizzata dalle “Sentinelle in Piedi”, le quali manifestano in modo non solo pacifico, ma addirittura silente, restando in piedi e leggendo un libro, contro il disegno di legge “Scalfarotto”, ora in discussione al Senato come AS 1052 recante “Disposizioni in materia di contrasto dell’omofobia e della transfobia”, ritenuto dai manifestanti liberticida in quanto non specifica cosa si intende per omofobia, lasciando al giudice la facoltà di distinguere tra un episodio di discriminazione e una semplice opinione, si sono ripetuti episodi di violenza in diverse città italiane:

a Rovereto durante la preparazione della piazza per la veglia, un gruppo di una ventina di giovani identificati come anarchici distruggono il materiale e aggrediscono fisicamente le Sentinelle: una di queste ha subito la rottura del setto nasale, mentre un sacerdote una lesione alla testa e due giorni di prognosi;

a Bologna un corteo formato da militanti di Rifondazione comunista e dei centri sociali ha cercato di sfondare il cordone formato dagli uomini della polizia per proteggere i veglianti e ha innescato una guerriglia urbana lanciando una fitta pioggia di uova, bottiglie, fumogeni e razzetti da stadio;

a Torino le “Sentinelle” sono state insultate come “fascisti e omofobi”;

a Milano la veglia silenziosa è stata disturbata da militanti LGBT con urla di volgarità e oscenità attraverso un megafono;
ulteriori episodi simili sono avvenuti a Genova, Trieste, Pisa, Napoli e in altre città d’Italia;


si chiede di sapere:

quali misure il Ministro in indirizzo intenda assumere per garantire in futuro anche alle “Sentinelle in piedi” il diritto costituzionale a manifestare il proprio pensiero.

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