Museo egizio di Torino: un numero rilevante di reperti sta per essere trasferito a Catania per la durata di 30 anni?

Una spoliazione quale non si era vista neppure durante l’occupazione nazista, decisa senza che le Autorità di Torino e della Regione Piemonte siano state coinvolte

Interrogazione al Ministro dei Beni Culturali
Premesso che:

nelle scorse settimane sono emerse varie notizie sul trasferimento di un numero assai rilevante di reperti del Museo egizio di Torino a Catania;

vi sono state dichiarazioni vaghe e contraddittorie da parte dei dirigenti del museo stesso, che non hanno chiarito né motivazioni né entità né durata del trasferimento;

risulta, tuttavia, che il competente Assessore della città di Catania abbia confermato nella sede ufficiale del Consiglio comunale che l’iniziativa è in corso;

si parla di un prestito della durata di trent’anni, in pratica un trasferimento definitivo;

per questa operazione, il Ministero dei Beni Culturali ha destinato 2,6 milioni di euro al Comune di Catania, mentre a Torino non resterebbe che un danno culturale gravissimo, con pesanti ripercussioni sul turismo e sul prestigio stesso della Città e della Regione Piemonte;

allo scrivente pare inaccettabile una spoliazione di questo genere, quale non si era vista neppure durante l’occupazione militare nazista, senza che le Autorità locali siano state coinvolte ma solo con una trattativa diretta tra il Ministero romano, il Comune di Catania e la Fondazione Museo delle antichità egizie;

 

per sapere:

se il trasferimento di parte del Museo egizio di Torino a Catania è in programma;

quale sia la ragione di tale operazione e quali ne siano i termini, la durata e l’entità.

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