Agli auto-dichiarati “minori non accompagnati” che entrano nel nostro Paese, tutti i diritti dei nostri Cittadini e anche qualcosa in più, che agli Italiani non è permesso

Degli oltre 25mila minori stranieri entrati in Italia nel 2015, uno su quattro è sparito. Su 17mila reati da loro compiuti, abbiamo avuto un omicidio ogni undici giorni e uno stupro quattro giorni su cinque. Ma non potremo accertare né la loro vera età, né il loro essere davvero soli, e nemmeno la loro vera identità

Intervento in Aula per dichiarazione di voto sul disegno di legge in materia di protezione dei minori stranieri non accompagnati

Signora Presidente, Signor rappresentante del Governo, Colleghi,

il provvedimento che abbiamo esaminato, su cui ci accingiamo a esprimere il voto finale, parte dalla giusta esigenza di tutelare i minori non accompagnati che arrivano in Italia in condizioni di bisogno, debolezza e vulnerabilità. Si tratta di tutelarne l’incolumità e i diritti una volta che arrivano nel nostro Paese, in particolare sotto un aspetto.

Le statistiche fornite dal Governo ci dicono che, dei 25.846 minori non accompagnati giunti in Italia nell’ultimo anno, ben 6.561 (cioè più di uno su quattro) erano irreperibili alla fine dell’anno. Quindi, con un tempo di permanenza medio in Italia di sei mesi, uno su quattro è sparito. Come scritto anche oggi da importanti quotidiani, è verosimile che la maggior parte dei giovani che si rendono irreperibili se ne vada per volontà propria: chi vuole andare in qualche altro Paese, chi ricongiungersi ai parenti da qualche parte in Italia o all’estero, chi non sopporta le regole sulla residenza dove devono stare (vedremo anche che hanno altri modi per far capire che non sopportano queste regole), chi si unisce alla piccola malavita. Le sorti sono varie. Come ho detto, il numero è di circa 6.500.

C’è, però, chi parla anche di attività a loro danno, ossia di una situazione ben diversa da quella che vede l’allontanamento per volontà dei ragazzi. C’è addirittura chi dice che queste persone vengano usate per il traffico di organi. In altre parole, vengono uccise per prelevarne gli organi e venderli in qualche mercato nero. Si tratta di cose orribili, che bisogna contrastare con ogni sforzo.

Tuttavia, proprio per tutelare i minori che arrivano in Italia in condizioni difficili e degne di doverosa tutela, non si può equiparare a chi è in queste condizioni chiunque venga nel nostro Paese e dichiari di avere meno di diciotto anni di età. Si tratta di una cosa evidentemente insostenibile. Anche in Italia abbiamo persone che necessitano di assistenza: pensiamo agli invalidi e a chi ha bisogno di un sostegno particolare. Ma cosa succederebbe – in verità, è già successo parecchio – se decidessimo che, per avere pensioni di invalidità, sostegno, assegni e agevolazioni ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104 fosse sufficiente l’autodichiarazione? Cosa succederebbe se bastasse dichiarare di essere invalido o di avere un familiare disabile che ha bisogno di cure? Si concederebbero così permessi di assentarsi dal lavoro, accompagnamento, pensione di invalidità e via dicendo. Cosa succederebbe?

Lo stesso principio – sembra una cosa neanche elementare ma ovvia, e non ci dovrebbe neanche essere bisogno di dirlo – dovrebbe essere applicato a coloro che affermano di essere minori in pericolo. Invece, questo disegno di legge non si occupa minimamente di tale possibilità. Per tale provvedimento, tutti coloro che si dichiarano minori e giungono nel nostro Paese devono essere trattati esattamente come un cittadino italiano; poi vedremo che sono trattati decisamente meglio su punti anche molto delicati.

Le conseguenze di tale approccio totalmente irrealistico sono molto gravi, innanzitutto partendo dal punto che ha suscitato l’attenzione di tutti (e tutti hanno sollecitato l’approvazione di un provvedimento su questo particolare problema), ossia dare soccorso a coloro che ne hanno bisogno. Poiché costoro si trovano mescolati a coloro che non hanno alcun bisogno, evidentemente l’assistenza sarà molto scarsa. Questa legge stanzia pochissimi soldi e solo per l’assistenza legale di queste persone. Preciso che l’assistenza legale viene data anche nel caso tali persone siano accusate di omicidio o di qualunque reato: lo dice chiaramente l’articolo che si occupa di tale aspetto, e già questo dovrebbe farci riflettere un po’.

Inoltre, ci sono tanti altri punti sottolineati dal relatore e da altri. Ad esempio, si sostiene che esiste il fondo per le politiche sociali che stanzia 380 milioni per un aspetto e 188 milioni per un altro. Sì, ma sono fondi già esistenti e – come sanno tutti coloro che se ne occupano, ma anche tutti coloro che, pur non occupandosene minimamente, parlano con un sindaco che gli spieghi la situazione – sono di gran lunga insufficienti già oggi, anche solo per occuparsi degli italiani. Gli arrivi vengono indubbiamente sollecitati con questo provvedimento, che una senatrice della maggioranza ha definito «all’avanguardia in Europa». In altre parole, nessun altro in Europa è così folle da garantire in modo così indiscriminato e generoso qualunque cosa a tutti coloro che vengono in Italia dichiarandosi minori. Con i nuovi arrivi, tale fondo sarà ulteriormente saccheggiato e sfruttato per dare assistenza sia a chi ne ha bisogno, e su questo siamo d’accordo, sia a chi non solo non ne ha bisogno ma avrebbe bisogno di ben altro.

Coloro che arrivano nel nostro Paese e si dichiarano minorenni non accompagnati magari hanno i genitori (di solito il padre, perché sono quasi tutti i maschi) accanto a loro sul barcone ma, dichiarando di non avere i genitori, fruiscono di tali benefici; e non si può neanche minimamente indagare se davvero siano soli o se davvero siano minorenni. Con questo criterio, vengono accolte tantissime persone.

Ebbene, se ci fosse qualche dubbio, basterebbe consultare i dati dei Ministeri dell’Interno e della Giustizia, secondo i quali nel 2015 sono stati compiuti 17.000 reati da minori stranieri. Ovviamente, i reati sono stati molti di più perché la maggior parte di essi vede l’autore non identificato – e questo vale per i reati in generale – e non credo che proprio i minori stranieri che delinquono si facciano beccare tutte le volte. Ad ogni modo, 17.000 reati sono ascritti personalmente a minori stranieri. Tra questi ci sono 32 omicidi: ogni undici giorni, una persona nel nostro Paese viene ammazzata da un minore straniero, al quale però vogliamo dare qualunque privilegio. Magari non si tratta di un minore, ma ha solo dichiarato di esserlo; sta di fatto che utilizza questi benefici.

Di tali omicidi, stranamente, non si sente parlare, perché non vanno d’accordo con l’agenda dei grandi mezzi di «disinformazione» (che dicono di essere di informazione), e dunque non se ne parla. A questi si aggiungono 54 tentati omicidi, cioè più di uno alla settimana. Nell’ultimo anno ci sono state 268 violenze sessuali compiute da minori stranieri nel nostro Paese. Ogni cinque giorni, quattro vedono una violenza sessuale compiuta da un minore straniero. Ma si rimedierà presto a questo quinto giorno, perché, con l’afflusso che ci sarà, aumenteranno tali reati. Non è questione di fare differenze: se coloro che già ci sono hanno questo indice di criminalità, è ovvio che gli altri avranno lo stesso indice. Dove stia la possibilità anche lontana e teorica che così non sia, non si capisce. Ogni giorno questi giovani compiono dieci reati contro il patrimonio (accertati, poi ci sono tutti quelli non accertati) e cinque reati proprio nei Centri di accoglienza. Come è possibile, di fronte a queste cifre, far finta che queste siano tutte persone assolutamente prive di qualunque pericolosità? A tutto questo si risponde con una legge in cui si accoglie chiunque; non ci sono limiti, non c’è alcuna persona che abbia la responsabilità di rilevare e sollecitare una perizia nel caso vi siano sospetti fondati che un immigrato abbia più di diciotto anni.

Il Sottosegretario ci ha detto che, se sono terroristi, vengono trattati come tali. Ma lo ha detto rispondendo a un passaggio in cui c’è scritto che non possiamo neppure provare ad accertare l’identità di queste persone, magari parlando con le autorità diplomatiche o consolari del loro Paese, perché basta che loro dicano che non gradiscono e non lo si fa.

Signori della Maggioranza e del Movimento 5 Stelle, che votate compatti queste cose: i Cittadini italiani patiranno le conseguenze – e le stanno già patendo – di questo sciagurato voto. Noi ci proponiamo di porre rimedio, non appena sarà possibile, cambiando queste leggi folli e difendendo gli Italiani e gli stranieri bisognosi, non gli stranieri che vengono nel nostro Paese per approfittarne e senza risolvere – anzi, aggravando – i problemi dell’Africa dalla quale, in gran parte, provengono.

Votazione nominale del disegno di legge n. 2583, nel suo complesso, nel testo emendato: il Senato approva.

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