“Nessuno più di Forza Italia si è opposto ad ogni forma di antisemitismo, incluso quello mascherato da odio per lo stato di Israele. Comprendo che qualcuno si sia fermato al titolo e abbia trovato anomala la nostra astensione sulla mozione a prima firma della stimatissima sen. Segre, ma occorrerebbe sapere che la maggioranza ha votato contro la nostra mozione e leggere per intero quella della maggioranza, dentro la quale il contrasto all’antisemitismo è piccola parte, e si arriva invece ad auspicare di far diventare resto penale
anche “un intenso sentimento di avversione, rifiuto, ripugnanza, livore, astio e malanimo verso qualcuno”, come “i nazionalismi e gli etnocentrismi, gli abusi e le molestie, gli epiteti, i pregiudizi, gli stereotipi”. Definizioni vaghissime che possono dar luogo a qualunque esito. Abbiamo già sentito teorizzare che i simboli cristiani “offendono” i fedeli di talune altre religioni e dunque andrebbero nascosti. Noi non la pensiamo così! Qui, poi, si va oltre: anche se un tal gruppo – bontà sua – non si offende, basta che “non gradisca” un’espressione perché certe parole diventino reato! Si vuole anche punire chi afferma di ritenere la propria religione o nazione superiore alle altre, a meno che tale convinzione resti un “pensiero intimo”. Dovrei forse essere perseguito come razzista se dico che le nazioni come l’Italia – o Israele – dove vigono lo stato di diritto, l’eguaglianza fra uomo e donna e la libertà religiosa sono superiori a quelle dove una religione è imposta dallo Stato con la violenza e la pena di morte, le donne sono segregate, picchiate e lapidate e i gay precipitati dai palazzi?
Si cita anche l’incitamento “a commettere atti di discriminazione”: questa espressione include chi è contrario alle adozioni per le coppie omosessuali o all’imposizione delle teorie gender nelle scuole? Non si può equiparare l’antisemitismo ai “nazionalismi, epiteti, pregiudizi, stereotipi”.
Su queste scivolose basi, la mozione dà alla Commissione il potere di chiedere agli organi di stampa ed ai gestori dei siti internet la rimozione di contenuti dal web. Una Commissione, che fin dall’inizio ha una origine di parte, eccetto la firma della stimatissima senatrice Segre, avrebbe il potere di escludere dal web, chiunque cadesse venisse fatto rientrare in queste definizioni vaghe e arbitrarie. Noi non vogliamo una cosa del genere, né per l’attuale maggioranza, né per un’altra, dove fossimo noi ad avere questo potere.
Alla fine, dopo che la nostra richiesta di un testo più essenziale e non divisivo è caduta nel nulla, ci siamo rispettosamente astenuti, manifestando grande apprezzamento, stima e rispetto per la collega Liliana Segre. La maggioranza invece ha bocciato la nostra mozione, compatibile
con quella “Segre” anche con provocazioni e assurde accuse di negazionismo.
Ed ora vediamo dichiarazioni di vero e proprio incitamento all’odio, come quella vergognosa del ministro Spadafora, che accusa chi si è astenuto di difendere la violenza. Affermazione gravissima venendo dal ministro che si dovrebbe occupare dei giovani e che da garante per l’infanzia non mosse un dito per i casi simili a quello di Bibbiano. Ma noi parteciperemo con grande impegno alla Commissione e chiederemo innanzitutto posizioni chiare contro le campagne di odio e boicottaggio di Israele. Non accettiamo lezioni da chi troppo a lungo ha tollerato le ingiurie all’eroica Brigata Ebraica il 25 aprile, da chi solidarizza con chi conduce campagne di odio contro Israele.”