“Il via libera al ddl Povertà, previsto domani nell’Aula del Senato, è stato annunciato con toni trionfalistici dal Ministro del Lavoro Poletti e dagli esponenti del PD, ma non vedo alcuna ragione per esultare. Dopo aver messo in campo una riforma del lavoro disastrosa, la maggioranza di Governo dà vita a un’altra legge che fa acqua da tutte le parti: un’elemosina per pochi spacciata per una cosa seria.
Il reddito di inclusione, cardine del disegno di legge delega, non è solo l’ennesimo tentativo di scimmiottare i Cinque Stelle per incassare consensi, ma rappresenta anche una concezione di welfare assistenziale e caritatevole, inefficace, a lungo termine, per arginare il disagio economico e sociale di centinaia di migliaia di famiglie – peraltro cresciuto proprio negli anni dell’Esecutivo Renzi”.