Il capo dei pasdaran iraniani ha affermato che per il regime di Teheran la distruzione di Israele non è più un sogno ma un obiettivo raggiungibile. Ormai, parlare di minacce è troppo poco: si tratta dell’annuncio di distruzione di uno stato sovrano. Chiederò al ministro Luigi Di Maio quali siano le reazioni del governo e della diplomazia italiana nei confronti di questo atteggiamento, tutt’altro che nuovo purtroppo, e che include anche minacce ai paesi europei. A quanto pare, però, all’Iran è tutto permesso, e il fondo di garanzia di 120 milioni istituito dal governo Gentiloni a favore di chi investe in quel paese (e non in altri) non è stato toccato dal primo governo Conte. Sarà interessante sentire la risposta del ministro Di Maio visto che il suo predecessore Moavero non ha risposto alla mia interrogazione di giugno: il governo ha tanti ministri pronti a commuoversi e indignarsi per altre cose, ma il proposito annunciato più volte da una potenza quasi nucleare come l’Iran di sterminare milioni di persone sembra non scalfire la loro sensibilità
