REFERENDUM ACQUA. MALAN (PdL): NON DIFENDONO L’ACQUA DA BERE MA IL MAGNA-MAGNA

“I toni da crociata del Governatore Vendola hanno un notevole effetto retorico, ma sfidano la realtà e la logica. Applicando il suo ragionamento – o meglio, i suoi slogan – bisognerebbe nazionalizzare la produzione del pane e degli alimenti in generale.

Infatti, se è vero che non si vive senza acqua, non si vive neppure senza cibo. E che dire di ciò con cui ci si scalda? Forse che sopravvivremmo all’inverno senza gas, gasolio, o almeno la legna da ardere? Allora nazionalizziamo tutto, facciamo una bella serie di aziende municipalizzate magna magna per il pane, l’insalata, il gasolio e la legna, con un bel po’ di dirigenti a nomina politica. Tanto, pagano i Cittadini.

In realtà, la norma che i referendari vogliono abrogare garantisce che è l’ente pubblico il proprietario dell’acqua, delle reti e soprattutto il titolare della politica dell’acqua. Ma garantisce anche che i carrozzoni pubblici dovranno diventare concorrenziali o mollare gli acquedotti, sui quali prosperano a spese dei Cittadini. E questo non piace a tutti, ovviamente”.

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