“I giornali hanno salutato molto positivamente i provvedimenti del Presidente Napolitano, che ha bloccato l’adeguamento del proprio assegno personale all’inflazione da ora al 2013, accanto ad altre misure per contenere le spese del Quirinale. Sicuramente un fatto positivo.
Va ricordato che Senato e Camera non sono stati da meno, anzi. Anche l’indennità parlamentare resterà bloccata fino al 2013, ma già lo è dal 2008, dopo che nel 2006 era stata ridotta del 10 per cento. I rimborsi e i contributi accessori sono rimasti bloccati dal 2001 per poi essere ridotti di 1000 euro all’inizio di quest’anno.
Verrebbe da chiedersi perché al Quirinale vadano le lodi e al Parlamento gli insulti, ma è preferibile invece rallegrarsi nel constatare che l’esigenza di ridurre il peso dello Stato sui contribuenti è patrimonio comune delle Istituzioni”.