“Il sondaggio IPR somiglia molto a uno spot a favore della dispersione del voto, assumendo che, in tutte le Regioni dove i partiti minori sono stati in passato non molto al di sotto della soglia dell’8 per cento o addirittura decisamente al di sotto, questa volta ce la facciano a superarla.
Chi darà retta al sondaggio rischierà di pentirsene non appena scoprirà di avere disperso il voto due volte: una perché non avrà contribuito a determinare il vincitore delle elezioni, un’altra perché non avrà neppure contribuito ad eleggere un senatore”.